Futsal Bari

Giovinazzo C5, Marzella: 'Energe ed entusiasmo, sensazioni positive'

19.01.2022 12:01

Parla la bandiera del club biancoverde: la squadra di Foletto e Faele è seconda in classifica a sole due lunghezze dal Città di Melilli

️ A Giovinazzo c’è stato un tempo in cui le bandiere biancoverdi sventolavano festanti al cielo, in un vecchio palazzetto, tempo in cui nasceva una nuova bandiera, il capitano. Dal 2002 al 2017, Enzo Marzella è stato uno dei giocatori più rappresentativi del Giovinazzo. Quindici anni di gioie e dolori, con la maglia numero due sulle spalle, una carriera spesa in biancoverde, con una sola parentesi stagionale nel Real Molfetta, nell’annata 2008/2009. L’anno successivo il capitano tornava al Giovinazzo guidando un roster giovanissimo in serie A2. È il momento più difficile della sua carriera, un gruppo di giovani promettenti affrontava squadroni attrezzati per la categoria. Enzo non molla, tira dritto, guida i compagni, li sprona, li aiuta, li conduce fino al traguardo della salvezza.

️ Ancora adesso, da capitano vero, Marzella è un pilastro del Giovinazzo C5 in un ruolo diverso, quello dirigenziale, ma sempre pronto a dare tutto per la causa biancoverde. Il team del presidente Antonio Carlucci in questa prima parte di stagione ha regalato emozioni forti: secondo posto nella seconda categoria nazionale a soli due punti dalla vetta grazie a un gruppo plasmato in maniera straordinaria dal nuovo tecnico Darci Foletto. E proprio con Enzo Marzella abbiamo voluto analizzare il girone d'andata in un'intervista pubblicata dal giornalista Antonio Porro su L'Edicola del Sud.

𝐄𝐧𝐳𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐭𝐢 𝐟𝐚 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐢𝐧 𝐚𝐥𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐬𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞?
«Le sensazioni sono ovviamente positive, fa effetto vedere il Giovinazzo dall’inizio della competizione stazionare tra le prime forze del campionato di serie A2. La soddisfazione è tanta e inevitabilmente coinvolge tutte le componenti, società, staff tecnico, calciatori ed i nostri tifosi»

𝐈𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐡𝐚 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐮 𝐮𝐧 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐞 𝐦𝐚 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐩𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐅𝐨𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐜’𝐞̀ 𝐝𝐢 𝐬𝐮𝐨 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐨𝐭𝐭𝐢𝐦𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐨𝐭𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐝 𝐨𝐫𝐚?
«Il progetto Foletto è stata un’intuizione del presidente, appena liberato dal Sala Consilina dopo poche ore ha proposto la candidatura di Foletto come responsabile tecnico della prima squadra, avevamo a disposizione nel comparto tecnico figure già affidabilissime come Faele, de Anna ed Annese, mancava il timoniere principale. A lui è stata affidata la guida tecnica ma soprattutto una mission più importante, quella di costruire in un periodo medio-lungo un percorso sportivo che coinvolgesse tutta la nostra comunità. Conosciamo bene la nostra piazza, avevamo bisogno di creare continuità perché nel passato recente purtroppo abbiamo cambiato tanto, con Foletto siamo certi di avere trovato il profilo giusto. Le sensazioni erano già buone nel periodo di preparazione, la gestione della squadra nei mesi successivi ha trovato conferme con i risultati positivi ma soprattutto con una proposta di futsal moderno che piace ai calciatori in primis e alla gente»

𝐋𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐡𝐚 𝐫𝐢𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐭𝐭𝐚, 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐞𝐬𝐨. 𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐢𝐬𝐬𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀?
«La squadra sta facendo bene, segue le direttive dello staff tecnico, ama stare insieme sia dentro che fuori il rettangolo di gioco. Siamo inseriti in un raggruppamento impegnativo stile Premier League, dopo 12 giornate mi sembra un livello Premier League, manca la squadra ammazzacampionato, tutte le partite sono incerte, si gioca ogni sabato con la possibilità di poter vincere o perdere contro chiunque. Occorre affrontare ogni sabato la gara al massimo della concentrazione e delle proprie possibilità per fare bene ed avere la meglio sull’avversario. L’obiettivo della società quest’estate era il raggiungimento dei play-off, siamo quasi a fine girone di andata e la cosa non cambia, resta la responsabilità di prepararsi al meglio per affrontare nel migliore dei modi il proseguo della stagione»

𝐈𝐥 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐀, 𝐬𝐜𝐚𝐫𝐚𝐦𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚 𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞, 𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐯𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐟𝐮𝐭𝐬𝐚𝐥. 𝐒𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐮𝐧 𝐫𝐞𝐠𝐚𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚, 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞?
«Sarebbe un risultato incredibile. Ma più che al sogno dobbiamo guardare con entusiasmo al nostro percorso. Siamo gente di sport che vive di competizione, ma il punto è un altro: confermare nel futuro prossimo la crescita su tanti aspetti. Siamo cresciuti tanto, in tanti comparti ma tutto quello che muove il movimento è la passione verso questa società e questi colori. Stiamo cercando un percorso parallelo con il gruppo under 19/17 dei fratelli Domenico e Michelangelo Vestito che possa costruire alternative valide per la prima squadra, insomma abbiamo la giusta energia ed entusiasmo per fare tante cose. Sappiamo che potranno esserci delle difficoltà e momenti negativi, alla stessa maniera occorre dare disponibilità e protezione a questo gruppo. Questo è il nostro impegno verso la città e verso i nostri tifosi».

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