Calcio Taranto

Santarpia assicura: "Questo Taranto non si fermerà"

L’attaccante campano:”Mi ispiro a Muriel e Mertens”

18.01.2022 19:50

Antonio Santarpiadi Alfredo Ghionna

Telecronista Eleven sports

Ormai la gran parte dei tifosi rossoblù lo conosce come l’eroe di Venosa, colui il quale ad otto minuti dal termine della sfida esterna contro il Lavello dello scorso 13 giugno, ha regalato al Taranto con un imperioso stacco di testa l’agognato ritorno tra i professionisti. Antonio Santarpia di strada ne sta macinando, e sembra non essere intenzionato a fermarsi.

Santarpia, da dove vogliamo partire?

“Dalla buona prima parte di stagione di squadra e personale. Non era così scontato impattare con la nuova realtà della serie C nel modo in cui lo ha fatto la squadra, ecco perché, se dovessi esprimere la valutazione con un voto, darei 7”.

Spesso, nel corso di questa stagione, l’allenatore ti demanda il compito di entrare a gara in corso e deviare l’inerzia del match. E’ un ruolo che accetti con piacere?

“Onestamente penso che non ci sia molta differenza tra partire dall’inizio o subentrare dalla panchina. L’importante è dare il massimo in qualsiasi situazione, leggendo i momenti delle partite”.

Come valuti il tuo rapporto con il mister Giuseppe Laterza?

“Ottimo! Se sono rimasto al Taranto lo devo quasi esclusivamente a lui, che ha sempre creduto nelle mie doti umane e tecniche. Mi dà importanti consigli in campo e nei movimenti, soprattutto quando devo attaccare la porta avversaria. E’ grazie a lui se sono cresciuto anche dal punto di vista realizzativo in questo anno e mezzo di permanenza a Taranto”.

Ti trovi meglio con il 4-2-3-1 o con il 4-3-3?

“Senza dubbio con il 4-2-3-1, non foss’altro che per il fatto di averlo praticato di più. In ogni caso, se mi viene richiesto di adattarmi, mi adeguo. Lo spirito di squadra viene sempre prima di tutto”.

30 punti nelle prime 20 giornate di campionato. La salvezza è ad un passo. Si può pensare a qualcos’altro?

“Intanto pensiamo a mettere insieme quei 12 punti che ci servono per blindare la permanenza, e poi vedremo. E’ certo che non è nostra intenzione fermarci”.

In questa stagione, finora, hai realizzato una rete, peraltro pesantissima nel derby contro l’Andria.

“E’ stata un’emozione bellissima segnare la rete decisiva di un derby sotto la curva nord. E’ un momento che porterò dentro per molto tempo”.

Qual è stata, a tuo avviso, la miglior partita del Taranto nel girone di andata, e quale, invece, quella che lasciato dei rimpianti?

“Metto sullo stesso piano le vittorie contro Palermo e Turris. Due gran belle prestazioni coronate con altrettante vittorie. La gara, viceversa, che offre spunti a rimpianti è quella di Pagani. Perdere in quel modo brucia”.

Guardando ai modelli della serie A, a quale calciatore ti ispiri?

“In realtà sono 2: Muriel e Mertens, ma sono due fenomeni, di altro livello proprio. Comunque, guardando ed analizzando le loro partire, provo a carpirne segreti e movimenti”.

Domenica finalmente si riprenderà a giocare: la sosta lunga è stata un bene o un male?

“Dipende dai punti di vista: un bene per la possibilità di recuperare al meglio alcuni infortunati, un male perché da qui in avanti saremo costretti a giocare praticamente ogni tre giorni senza poter rifiatare”.

 

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