Fuori dal campo Taranto

“L’occupazione nei Porti del Mediterraneo”, un convegno tra esperti del settore marittimo

Il direttore Gianluigi Palmisano: “Il nostro obiettivo è quello di soddisfare al meglio le esigenze di competenze del mercato del lavoro nel settore della comunità portuale”

07.01.2022 12:25

Il dibattito, il 18 gennaio, è promosso dall’ente di formazione ed Agenzia per il lavoro Homines Novi, in collaborazione con il Centro commerciale Porte dello Jonio

Il fine è quello di soddisfare al meglio le esigenze di competenze del mercato del lavoro nel settore della comunità portuale. Il mezzo per realizzarlo è un dibattito tra esperti al cui termine saranno individuate linee guida e di azione specifiche.

Non sarà dunque semplicemente un convegno per confrontarsi, ma piuttosto il convegno per costruire, quello in programma per le ore 9,30 di martedì 18 gennaio 2022 al Cortile dei pescatori, all’interno del Centro Commerciale Porte dello Jonio di Taranto.

Tema dell’incontro, promosso e organizzato appunto dal centro commerciale Porte dello Jonio, in collaborazione con l’associazione Homines Novi, è: “L’occupazione nei porti del Mediterraneo”.

Per l’occasione, dopo i saluti introduttivi del direttore generale di Homines Novi, ente di formazione professionale accreditato dalla Regione Puglia nonché agenzia per il lavoro, Gianluigi Palmisano, e del direttore di Porte dello Jonio, Mauro Tatulli, interverranno il segretario dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Jonio, Roberto Settembrini, l’ex sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, il direttore dell’Arpal, il senatore Massimo Cassano, il presidente dello Ionian Shipping Consortium, Luigi Guida, il commissario straordinario della Camera di Commercio di Taranto, l’onorevole Gianfranco Chiarelli, ed il segretario generale della Uil Trasporti di Taranto, Carmelo Sasso.

A moderare il dibattito sarà Elio Dalto, responsabile dell’Agenzia per il lavoro Homines Novi.

“I porti collegati al commercio internazionale, alla logistica portuale e alle reti di trasporto - spiegano i promotori del convegno - sono attualmente uno dei principali obiettivi della creazione di posti di lavoro nella Blue Economy. Inoltre, l’ecosistema portuale ha un’alta concentrazione di aziende, che sono solitamente più grandi che in altri settori, e che anche per questo consentono una maggiore capacità di investimento e assorbimento dei posti di lavoro. Questo potenziale può quindi influenzare la doppia istruzione e formazione tecnica e professionale con programmi di collocamento orientato al lavoro per aumentare l’occupabilità dei giovani nelle comunità portuali”.

Con questo nuovo confronto, che prosegue la collaborazione avviata già da alcuni anni con il Centro commerciale Porte dello Jonio, Homines Novi continua il suo cammino nell’intento di dare vivacità e concretezza al dibattito pratico-operativo, mirato ad individuare tutti gli strumenti utili per ampliare l’offerta lavorativa sul nostro territorio, con particolare attenzione all’ambito marittimo e portuale, che, se ben sviluppato, può rappresentare una crescente ed inesauribile fonte di occupazione per e sulla nostra città.

Il connubio con il Centro Commerciale porte dello Jonio non è casuale, in considerazione del fatto che l’area sta negli ultimi anni dimostrando di non voler essere solo e soltanto uno spazio per shopping, ma una vera e propria agorà dove i cittadini possono interagire con istituzioni e privati.

“All’interno del centro commerciale - mette in luce il direttore Palmisano - abbiamo allestito un InfoPoint permanente sulle Politiche attive del lavoro e della formazione perché riteniamo che, una volta terminati gli studi, i nostri giovani debbano perfezionare e specializzare le loro competenze e possono farlo se hanno a disposizione un punto di riferimento per la formazione professionale, soprattutto in ambito marittimo e portuale. Nell’immaginario comune, questo comparto è quasi sempre associato alla vita del girovago da un porto all’altro. Ma non è così e, soprattutto, necessita della giusta preparazione professionale. E’ per questo che abbiamo voluto che al nostro convegno non partecipassero solo relatori ed esperti del settore, ma anche gli studenti di alcune classi di scuola secondaria di secondo grado che stanno completando gli studi in ambito portuale. Riteniamo pertanto - conclude Palmisano - che questo convegno possa essere l’apripista per attività a favore dell’occupazione territoriale”.

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